Domenica 24 Novembre 2024
Gio 02 Mag, 2013
VERONAFIERE-MARMOMACC: L’ESTERO PREMIA ANCORA IL MARMO ITALIANO, NEL 2012 EXPORT A +9,7 PER CENTO
L’ESTERO PREMIA ANCORA IL MARMO ITALIANO: NEL 2012 EXPORT A +9,7 PER CENTO
Cresce ancora il comparto lapideo nazionale grazie alle esportazioni che chiudono il 2012 con un controvalore di 1 miliardo e 761 milioni di euro, in crescita del 9,7% sul 2011. Il risultato è spinto soprattutto dal settore dei prodotti finiti e semilavorati. Buone performance negli USA (+28%), Canada (+25,9%), Arabia Saudita (+70%), Nord Africa (+11%) e Cina (+19,9%). Frenano i consumi interni, con le importazioni in calo del 5,3 per cento.
Continua la corsa dei marmi e dei graniti italiani nel mondo: nel 2012 le esportazioni chiudono in crescita sull’anno precedente del 9,7%, raggiungendo il valore di 1 miliardo e 761 milioni di euro. L’export di prodotti finiti e semilavorati contribuisce con 1 miliardo e 405 milioni di euro (+10,9%), mentre quello di materiale grezzo copre i restanti 356 milioni di euro (+5%). In leggera flessione le importazioni, pari a 401 milioni di euro (-5,3%).
È questo il consuntivo 2012 del comparto nazionale elaborato su base Istat dall’Osservatorio di Marmomacc, la più importante manifestazione internazionale dedicata alla pietra naturale, alle tecnologie di lavorazione e al design, in programma alla Fiera di Verona dal 25 al 28 settembre 2013 (www.marmomacc.com).
Il marmo tricolore, quindi, ribadisce la propria leadership all’estero, in particolare nel settore dei lavorati e semilavorati. Per il prodotto finito made in Italy le maggiori soddisfazioni arrivano da oltre Oceano e dalla penisola arabica, con aumenti percentuali a doppia cifra. Nel 2012, le esportazioni negli Stati Uniti crescono del 28%, sfiorando i 280 milioni di euro, quelle verso il Canada del 25,9% con 52,6 milioni di euro, mentre in Arabia Saudita toccano i 103,3 milioni di euro (+70%).
Tra i continenti, il mercato di riferimento resta sempre quello europeo, con 632,1 milioni di euro di ordinativi, stabili a +0,4 per cento. La Germania è lo sbocco privilegiato dell’export italiano con 156,9 milioni di euro di controvalore (+3%), seguita da Svizzera, con 103,4 milioni di euro (+8,2%), Francia, con 69,9 milioni di euro (+10,9%), Regno Unito, con 48,8 milioni di euro (+2,3%) e Spagna, con 12,9 milioni di euro (+5,3%). In flessione del 5,1% le spedizioni verso l’Australia che si fermano a 19,4 milioni di euro.
Il bacino del Mediterraneo, invece, mostra interessanti prospettive: le esportazioni verso i paesi del Nord Africa fanno segnare un +11%, con 35,6 milioni di euro totali: qui il Marocco fa la parte del leone con 24,9 milioni di euro (0,7%); bene anche l’Egitto con 2,8 milioni di euro (+59,3%).
Passando all’Est Europa, il 2012 vede un leggero calo generale dell’export italiano di marmi e graniti, con 124,8 milioni di euro (-2,4%). In controtendenza il mercato russo, in crescita dell’8,5%, con 46,6 milioni di euro. Segnali positivi anche dall’Asia, con la Cina che passa da un controvalore di 21,1 a 25,3 milioni di euro (+19,9%).
Per quanto riguarda le importazioni di prodotto grezzo, il 2012 conferma il calo della domanda interna dovuto alla crisi economica e dell’edilizia: il Brasile costituisce ancora il maggior fornitore per le aziende italiane, con 52,9 milioni di euro (-6,7%), seguito dall’India, con 37,1 milioni di euro (-14,3%) e dal Sudafrica, con 22 milioni di euro (-5,7%).
Il quadro sottolinea l’importanza fondamentale dello sviluppo oltreconfine per il settore lapideo italiano che trova in Marmomacc il principale hub internazionale per l’interscambio del comparto: degli oltre 1.450 espositori presenti alla 47a edizione della manifestazione, infatti, il 60% proveniva dall’estero, da 57 paesi, così come il 52% dei 56mila operatori e buyer giunti da 140 nazioni.
Veronafiere, quale strumento a servizio delle imprese del sistema-Paese, continua a portare avanti il progetto di radicamento delle proprie rassegne nelle piazze economiche del mondo, consolidate ed emergenti: con Marmomacc presidia gli Stati Uniti (StoneExpo Marmomacc Americas), il Brasile (Vitória Stone Fair e Cachoeiro Stone Fair), l’Arabia Saudita (Saudi Stone-Tech), l’Egitto (MS Africa & Middle East) e il Marocco (Médinit Expo).
Il Veneto chiude il 2012 in testa alla classifica delle regioni italiane per controvalore di prodotti lapidei finiti esportati: 459,7 milioni di euro contro 424,8 milioni di euro del 2011 (+8,2%). La regione è guidata dal Distretto del Marmo e delle Pietre che fa capo alle province di Verona (+4,2% nel 2012, con un controvalore dell’export pari 372,9 milioni di euro contro 357,8 milioni di euro del 2011) e Vicenza (+30,7% nel 2012, con un controvalore di 60,6 milioni di euro). I mercati di riferimento restano Germania e Stati Uniti.
Servizio Stampa Veronafiere
Tel.: + 39.045.829.82.42 – 82.85
E-mail: pressoffice@veronafiere.it
Web: www.veronafiere.it - www.marmomacc.com
Cresce ancora il comparto lapideo nazionale grazie alle esportazioni che chiudono il 2012 con un controvalore di 1 miliardo e 761 milioni di euro, in crescita del 9,7% sul 2011. Il risultato è spinto soprattutto dal settore dei prodotti finiti e semilavorati. Buone performance negli USA (+28%), Canada (+25,9%), Arabia Saudita (+70%), Nord Africa (+11%) e Cina (+19,9%). Frenano i consumi interni, con le importazioni in calo del 5,3 per cento.
Continua la corsa dei marmi e dei graniti italiani nel mondo: nel 2012 le esportazioni chiudono in crescita sull’anno precedente del 9,7%, raggiungendo il valore di 1 miliardo e 761 milioni di euro. L’export di prodotti finiti e semilavorati contribuisce con 1 miliardo e 405 milioni di euro (+10,9%), mentre quello di materiale grezzo copre i restanti 356 milioni di euro (+5%). In leggera flessione le importazioni, pari a 401 milioni di euro (-5,3%).
È questo il consuntivo 2012 del comparto nazionale elaborato su base Istat dall’Osservatorio di Marmomacc, la più importante manifestazione internazionale dedicata alla pietra naturale, alle tecnologie di lavorazione e al design, in programma alla Fiera di Verona dal 25 al 28 settembre 2013 (www.marmomacc.com).
Il marmo tricolore, quindi, ribadisce la propria leadership all’estero, in particolare nel settore dei lavorati e semilavorati. Per il prodotto finito made in Italy le maggiori soddisfazioni arrivano da oltre Oceano e dalla penisola arabica, con aumenti percentuali a doppia cifra. Nel 2012, le esportazioni negli Stati Uniti crescono del 28%, sfiorando i 280 milioni di euro, quelle verso il Canada del 25,9% con 52,6 milioni di euro, mentre in Arabia Saudita toccano i 103,3 milioni di euro (+70%).
Tra i continenti, il mercato di riferimento resta sempre quello europeo, con 632,1 milioni di euro di ordinativi, stabili a +0,4 per cento. La Germania è lo sbocco privilegiato dell’export italiano con 156,9 milioni di euro di controvalore (+3%), seguita da Svizzera, con 103,4 milioni di euro (+8,2%), Francia, con 69,9 milioni di euro (+10,9%), Regno Unito, con 48,8 milioni di euro (+2,3%) e Spagna, con 12,9 milioni di euro (+5,3%). In flessione del 5,1% le spedizioni verso l’Australia che si fermano a 19,4 milioni di euro.
Il bacino del Mediterraneo, invece, mostra interessanti prospettive: le esportazioni verso i paesi del Nord Africa fanno segnare un +11%, con 35,6 milioni di euro totali: qui il Marocco fa la parte del leone con 24,9 milioni di euro (0,7%); bene anche l’Egitto con 2,8 milioni di euro (+59,3%).
Passando all’Est Europa, il 2012 vede un leggero calo generale dell’export italiano di marmi e graniti, con 124,8 milioni di euro (-2,4%). In controtendenza il mercato russo, in crescita dell’8,5%, con 46,6 milioni di euro. Segnali positivi anche dall’Asia, con la Cina che passa da un controvalore di 21,1 a 25,3 milioni di euro (+19,9%).
Per quanto riguarda le importazioni di prodotto grezzo, il 2012 conferma il calo della domanda interna dovuto alla crisi economica e dell’edilizia: il Brasile costituisce ancora il maggior fornitore per le aziende italiane, con 52,9 milioni di euro (-6,7%), seguito dall’India, con 37,1 milioni di euro (-14,3%) e dal Sudafrica, con 22 milioni di euro (-5,7%).
Il quadro sottolinea l’importanza fondamentale dello sviluppo oltreconfine per il settore lapideo italiano che trova in Marmomacc il principale hub internazionale per l’interscambio del comparto: degli oltre 1.450 espositori presenti alla 47a edizione della manifestazione, infatti, il 60% proveniva dall’estero, da 57 paesi, così come il 52% dei 56mila operatori e buyer giunti da 140 nazioni.
Veronafiere, quale strumento a servizio delle imprese del sistema-Paese, continua a portare avanti il progetto di radicamento delle proprie rassegne nelle piazze economiche del mondo, consolidate ed emergenti: con Marmomacc presidia gli Stati Uniti (StoneExpo Marmomacc Americas), il Brasile (Vitória Stone Fair e Cachoeiro Stone Fair), l’Arabia Saudita (Saudi Stone-Tech), l’Egitto (MS Africa & Middle East) e il Marocco (Médinit Expo).
Il Veneto chiude il 2012 in testa alla classifica delle regioni italiane per controvalore di prodotti lapidei finiti esportati: 459,7 milioni di euro contro 424,8 milioni di euro del 2011 (+8,2%). La regione è guidata dal Distretto del Marmo e delle Pietre che fa capo alle province di Verona (+4,2% nel 2012, con un controvalore dell’export pari 372,9 milioni di euro contro 357,8 milioni di euro del 2011) e Vicenza (+30,7% nel 2012, con un controvalore di 60,6 milioni di euro). I mercati di riferimento restano Germania e Stati Uniti.
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Mer 21 Dic, 2022