Giovedì 21 Novembre 2024
Lun 18 Gen, 2021
L'UE approva sostegni per oltre 1 miliardo di Euro
La Commissione UE ha approvato il piano da 1,1 miliardi presentato dall'Italia a sostegno delle imprese attive a livello internazionale colpite dalla pandemia di Coronavirus.
Oltre ad essere stato prorogato dal 31 dicembre 2020 al 30 giugno 2021, l'approvazione del regime di sovvenzioni europeo da il via libera alle disposizioni di cui all'art 72, comma 1, lett. d), del D.L. 18/2020 (Cura Italia) convertito nella legge 27/2020, che prevede la concessione di cofinanziamenti a fondo perduto fino al 50% dei finanziamenti concessi a fronte di investimenti e spese per l'internazionalizzazione dell'imprenditoria italiana, fino a un massimo di 800 mila euro per impresa.
Si tratta di programmi di penetrazione commerciale comprendenti studi di mercato, spese di dimostrazione e di pubblicità, spese per la costituzione di depositi e di campionamenti, costi di rappresentanze permanenti all'estero, spese per il funzionamento di uffici o filiali di vendita e di centri assistenziali, spese per la costituzione di reti di vendita e di assistenza all'estero (ai sensi dell'articolo 2, primo comma, del decreto-legge n. 251/1981, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 394/1981).
La norma precisa che i cofinanziamenti sono concessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla vigente normativa europea in materia di aiuti di Stato di importanza minore (de minimis).
Secondo quanto dichiarato da Bruxelles, il regime di sostegno approvato dalla Commissione Europea non assumerà la forma di aiuti alle esportazioni subordinati alle attività di esportazione, in quanto non è vincolato a contratti di esportazione specifici. Il nulla osta da parte di Bruxelles arriva in risposta alla richiesta dell'Italia di modificare il regime di aiuto all'internazionalizzazione contenuto nel decreto Cura Italia. Il nostro Paese ha infatti chiesto l'autorizzazione della Commissione per aumentare la dotazione della misura, portandola da 300 mln a 1 mld e 128 mln. Il regime originario è stato approvato dalla Commissione il 31 luglio 2020, mentre il 10 dicembre 2020 è stata approvata la proroga del regime fino al 30 giugno 2021.
Nel corso dell'approvazione da parte degli organismi UE, l'Italia ha pertanto notificato un aumento del bilancio totale stimato del regime pari a 828 mln, corrispondente a un aumento della dotazione totale da 300 mln a 1.128 mln. Analogamente al regime originario, quello modificato continuerà a sostenere le imprese ammissibili facilitandone l'accesso alla liquidità e non assumerà la forma di aiuti alle esportazioni subordinati alle attività di esportazione.
(Fonte: Italia Oggi, 16.01.2021)
Oltre ad essere stato prorogato dal 31 dicembre 2020 al 30 giugno 2021, l'approvazione del regime di sovvenzioni europeo da il via libera alle disposizioni di cui all'art 72, comma 1, lett. d), del D.L. 18/2020 (Cura Italia) convertito nella legge 27/2020, che prevede la concessione di cofinanziamenti a fondo perduto fino al 50% dei finanziamenti concessi a fronte di investimenti e spese per l'internazionalizzazione dell'imprenditoria italiana, fino a un massimo di 800 mila euro per impresa.
Si tratta di programmi di penetrazione commerciale comprendenti studi di mercato, spese di dimostrazione e di pubblicità, spese per la costituzione di depositi e di campionamenti, costi di rappresentanze permanenti all'estero, spese per il funzionamento di uffici o filiali di vendita e di centri assistenziali, spese per la costituzione di reti di vendita e di assistenza all'estero (ai sensi dell'articolo 2, primo comma, del decreto-legge n. 251/1981, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 394/1981).
La norma precisa che i cofinanziamenti sono concessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla vigente normativa europea in materia di aiuti di Stato di importanza minore (de minimis).
Secondo quanto dichiarato da Bruxelles, il regime di sostegno approvato dalla Commissione Europea non assumerà la forma di aiuti alle esportazioni subordinati alle attività di esportazione, in quanto non è vincolato a contratti di esportazione specifici. Il nulla osta da parte di Bruxelles arriva in risposta alla richiesta dell'Italia di modificare il regime di aiuto all'internazionalizzazione contenuto nel decreto Cura Italia. Il nostro Paese ha infatti chiesto l'autorizzazione della Commissione per aumentare la dotazione della misura, portandola da 300 mln a 1 mld e 128 mln. Il regime originario è stato approvato dalla Commissione il 31 luglio 2020, mentre il 10 dicembre 2020 è stata approvata la proroga del regime fino al 30 giugno 2021.
Nel corso dell'approvazione da parte degli organismi UE, l'Italia ha pertanto notificato un aumento del bilancio totale stimato del regime pari a 828 mln, corrispondente a un aumento della dotazione totale da 300 mln a 1.128 mln. Analogamente al regime originario, quello modificato continuerà a sostenere le imprese ammissibili facilitandone l'accesso alla liquidità e non assumerà la forma di aiuti alle esportazioni subordinati alle attività di esportazione.
(Fonte: Italia Oggi, 16.01.2021)
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Mer 21 Dic, 2022